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(ultimo aggiornamento 15 aprile 2020)
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Siti collegati:
Magnifica Comunità di Cadore, Pieve di Cadore
L’antica istituzione, affermata di fatto già nel Trecento, ha rappresentato per secoli l’autonomia di governo della popolazione cadorina, che ha saputo conservare nel tempo la propria indipendenza soprattutto grazie ad un’articolata organizzazione politica di autogoverno del territorio. A partire dal 1338 i cadorini disposero di uno Statuto, un corpus di norme che regolavano l’intera vita civile, politica e amministrativa, riconosciuto anche sotto il protettorato della Serenissima Repubblica di Venezia (dal 1420) e nei secoli successivi più volte aggiornato. Sarà Napoleone, nel 1806, a sopprimere la Magnifica Comunità che vedrà la rinascita, come Consorzio dei Comuni cadorini per la gestione dell’antico patrimonio indiviso, solo nel 1875.
Oggi La Magnifica Comunità di Cadore è ente a personalità giuridica pubblica costituito dall’unione dei ventidue comuni del Cadore. E’ erede della storia unitaria della regione, delle sue esperienze di autogoverno e dei valori tradizionali espressi dalle genti cadorine e costituisce, ancor oggi, un punto di riferimento delle realtà istituzionali e sociali operanti nel territorio. La Magnifica Comunità concorre a conservare l’identità culturale e le risorse ambientali e a promuovere la formazione e lo sviluppo morale ed economico delle comunità locali, individuando e valorizzando gli elementi di carattere unitario che, nel rispetto delle realtà istituzionali e sociali, possono contribuire al progresso complessivo del Cadore anche mediante iniziative volte a favorire il raccordo e la concertazione.
Nel sito presentazioni e video relativi ai musei di proprietà della Magnifica: MARC – Museo Archeologico Cadorino e Casa natale di Tiziano Vecellio.
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Museo multitematico Corte Metto, Auronzo di Cadore
Auronzo non è una meta solo naturalistica ma anche culturale. Oltre alle chiese ricche di storia e arte, è possibile visitare il Palazzo Corte Metto, storica abitazione dell’omonima famiglia situato al centro del paese, oggi sede del Museo multitematico che ospita quattro distinte sezioni e una sala per esposizioni temporanee. Il primo e il quarto piano accolgono le sezioni dedicate alle scienze naturali, mentre il secondo è riservato all’archeologia. Il terzo piano ospita la sede della locale sezione ANA dove sono esposti fotografie e cimeli della Prima Guerra Mondiale.
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Nel 1982 è stato istituito il Museo Civico della Val Fiorentina con la collezione di fossili di Vittorino Cazzetta come esposizione principale. Poco dopo, le importanti scoperte di portata internazionale, nei campi della geologia e dell’archeologia, effettuate da questo studioso autodidatta, hanno contribuito alla crescita del museo a tal punto da richiederne una ristrutturazione radicale, con ampliamento del fabbricato e nuovo allestimento, inaugurato nel 2010. Vittorino Cazzetta scomparve prematuramente e tragicamente in montagna nel 1996: ora il Museo è a lui dedicato.
Si tratta di un Museo Paleontologico, Archeologico e Storico i cui principali reperti sono costituiti da una sepoltura mesolitica completa di corredo funerario ritrovata a Mondeval de Sora e un enorme calco della superficie di un masso caduto dal Monte Pelmetto con impronte di dinosauro. Il Museo è stato recentemente ristrutturato con importanti interventi che hanno riguardato sia la sede ove è ospitato, sia l’allestimento.
Il Museo Vittorino Cazzetta si sviluppa su quattro piani di un bel edificio di proprietà del Comune di Selva di Cadore ed è dotato, oltre al parcheggio esclusivo, di vari servizi. In particolare al piano terra sono presenti la biglietteria, la biblioteca, il guardaroba, il book-shop, la caffetteria e una sala conferenze; al piano primo sono invece sviluppate la sezione geologica-paleontologica e archeologica, mentre al secondo piano sono collocate la sezione protostorica e storica e la saletta audiovisivi, inoltre nel piano interrato aperto fronte strada è stato ricavato un ampio spazio espositivo adibito a mostre ed eventi culturali.
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