A seguito della conferenza dal titolo Massoneria e Templari, quali rapporti?  tenuta da Giulio Cesare Papandrea a Calalzo il 20 luglio scorso, su nostra richiesta il relatore ha gentilmente acconsentito di farci avere un abstract del suo intervento.

I TEMPLARI E LA MASSONERIA
di Giulio Cesare Papandrea

La storia dei Templari è stata condannata per molto tempo ad una vera e propria “damnatio memoriae” dopo la fine sul rogo nel 1314 dell’ultimo Gran Maestro dell’Ordine del Tempio Jacques De Molay, nonostante appaiano oggi infondate le accuse di eresia, idolatria, sodomia, stupro, blasfemia, stregoneria, ecc.
La tesi che la Massoneria possa discendere dall’Ordine dei Templari è certamente sostenibile, nel senso che via sia stato un collegamento, specialmente se si pensa che molti templari, dopo lo scioglimento e la scomunica, trovarono rifugio sotto il “grembiule massonico”, quello del potentissimo Ordine dei Costruttori di Cattedrali, come si evince dal colonnato della Cattedrale di Wurzburg e dal famoso affresco dei quattro Coronati nella Chiesa di S. Lorenzo di Rotterdam, dove ognuno di essi è rappresentato con in mano il compasso e la cazzuola.
Scrive Albert Pike, principe degli storici della Massoneria: ” La Massoneria può trovare la sua ascendenza solo nell’opera del Gran Maestro Jacques Jacques De Molay, che nell’oscurità della prigione di Parigi, prima della sua esecuzione, istituì ed organizzò ciò che successivamente fu chiamata “Massoneria Scozzese Occulta ed Ermetica”, creando quattro logge metropolitane: una a Napoli per l’Oriente, una ad Edimburgo per l’Occidente, una a Stoccolma per il Settentrione ed una a Parigi per il Meridione.
I Templari. o Cavalieri del Tempio di Salomone, furono un Ordine Cavalleresco-Religioso fondato a Gerusalemme nel 1099. Da semplici difensori dei pellegrini che si recavano in Terrasanta, ben presto formarono un esercito permanente a servizio degli Stati Latini d’Oriente, e dipendevano direttamente dal Papa di Roma. Il loro prestigio, anche per l’intrinseco valore dei cavalieri,
continuò a prosperare e divennero presto una potenza militare e finanziaria di importanza enorme, tanto da diventare la più importante banca internazionale di tutti i tempi, monopolizzando il commercio e le operazioni finanziarie tra Occidente ed Oriente, inventando le Lettere di Credito e le Cambiali.
La loro enorme ricchezza attirò la cupidigia di Filippo il Bello, Re di Francia, che dopo lo scioglimento dell’Ordine e la scomunica operati dal papa Clemente V, suo fantoccio, abusando del proprio potere, decretò “per il bene della Chiesa, della Cristianità, della Fede” l’arresto del Gran Maestro e dei 138 Templari, confiscando tutti i loro beni “che saranno messi in nostro possesso”. Furono poi mandati al rogo su un palco elevato sul sagrato della Cattedrale di Notre Dame a Parigi.
Dei circa 12,500 Templari allora esistenti in Europa, non pochi sfuggirono al massacro nei vari regni cristiani: fra quelli sfuggiti alla cattura molti si rifugiarono in Inghilterra ed in Scozia sotto la copertura del Re Robert Bruce che era stato posto sul trono pochi anni prima dall’esercito dei Templari. a seguito di una lotta sanguinosa.
In Inghilterra ed in Scozia i Templari non hanno avuto difficoltà ad essere ammessi nelle Confraternite dei Costruttori, dedite soprattutto alle costruzione delle cattedrali gotiche.
Un dato ormai certo è che la Massoneria sorge da queste confraternite di costruttori, non solo in virtù del nome – Masson = Muratore -, ma anche perché le tracce di questa continuità sono sufficientemente evidenti e documentate.
Stabilire che la più esoterica di queste confraternite sia stata sostanzialmente fondata dall’Ordine del Tempio, il quale quanto meno ha fornito la regola e tutte le identificative connotazioni, significa stabilire con certezza un legame che va dai Templari direttamente fino alla Massoneria moderna, fondata ufficialmente nel 1717.