Nel dare la notizia Lucio Eicher Clere riassume il ruolo delle Regole del Cadore, costrette – come nel nostro piccolo lo siamo noi – a rinviare le loro assemblee.
Dal Gazzettino del 03 05 2020
Regole: rinviate le assemblee
Comelico: Le restrizioni dovute al rischio di contagio congelano anche le antiche forme di democrazia delle comunità di montagna
Le Regole senza assemblee. Non era mai accaduto negli ultimi 70 anni, dopo la ricostituzione delle millenarie comunioni famigliari avvenuta nel 1948, dopo quasi 150 anni di quiescenza a seguito il decreto di Napoleone del 1806 che passava i beni regolieri ai nuovi Comuni, che le assemblee dei regolieri non venissero convocate nel periodo primaverile, come da antichissima tradizione.
LA DEMOCRAZIA La fabula, o universitas, cioè l’adunanza di tutti i capifamiglia per deliberare sulle questioni inerenti la vita sociale e l’organizzazione dell’attività agricola, pastorale e boschiva della collettività paesana, è stata da sempre la maggiore espressione della democrazia popolare. È compito delle assemblee eleggere gli organismi dirigenti, capiregola o marighi, amministratori e guardie, un tempo anche gli addetti ai pascoli di montagna. Senza il parere e la deliberazione della maggioranza assembleare le amministrazioni non hanno potere autonomo. Ma il Coronavirus è riuscito anche a sovvertire la millenaria tradizione regoliera di convocare l’assemblea in primavera per decidere le attività degli enti e l’approvazione dei bilanci di previsione. Non si possono convocare assemblee, nemmeno all’aperto, come si faceva nei secoli passati sotto il tiglio nei porticati delle chiese, dove riposavano le spoglie degli avi, né sarebbe pensabile distanziare i regolieri a sedie alternate in sale di riunione quasi ovunque troppo piccole per il numero di rappresentanti delle famiglie paesane. Le Regole del Comelico sono 16, e in tutto il Cadore fino ad Ampezzo, con la comunanza delle 11 Regole, ma anche in Agordino, in Val di Zoldo, in Alpago, queste istituzioni antiche sono state riconosciute dallo Stato e dalla Regione Veneto come enti di diritto privato, con statuti o laudi che ne normano la vita interna.
L’ORGANO SOVRANO
E tutti gli statuti stabiliscono che l’organo sovrano per le deliberazioni riguardanti l’attività regoliera è l’assemblea dei capifamiglia. Così, senza possibilità di riunire le assemblee, anche all’interno delle Regole è stata bloccata la democrazia diretta, come per i cittadini di tanti Stati del mondo è stata limitata la libertà personale a causa della pandemia del Covid19. Quasi tutti i capiregola o marighi delle varie Regole della provincia di Belluno hanno fatto pervenire ai soci delle comunioni famigliari la lettera in cui si comunica che, a causa delle limitazioni ai raduni e agli assembramenti, e per l’obbligo della distanza sociale, le assemblee ordinarie previste nei mesi primaverili sono rinviate a data da destinarsi. Una scelta necessaria, che mette in risalto come questa situazione incida anche su tradizioni millenarie, come le espressioni di democrazia paesana che si esprime nelle assemblee dei capifamiglia.
Lucio Eicher Clere

Salone della Magnifica Comunità di Cadore
Per una sintesi sul Ruolo Sociale delle Regole Cadorine proponiamo il contributo di Lisa Guzzi, dalla sua tesi di laurea (2012)