Dal Corriere delle Alpi del 12 Agosto 2017

Nell’ex municipio di Castellavazzo già pronta la sala biblioteca, per settembre a posto il primo piano
Museo degli scalpellini, cantiere aperto

LONGARONE Lavori in corso per l’allestimento della nuova sede del museo degli scalpellini a Castellavazzo. L’associazione pietra e scalpellini, grazie ad un impegno finanziario del Comune, in questi mesi sta infatti attrezzando diverse sale dell’ex municipio per accogliere il nuovo museo che sarà ancora più ampio e attrezzato dopo che la vecchia sede è stata convertita nel nuovo polo scolastico del paese che ha accorpato materne e elementari.

Al momento è già pronta e allestita la stanza biblioteca, poi entro settembre saranno completamente sistemate le sale del primo piano, dove verranno allestite le sale tematiche della “quotidianità” e della “l’architettura e lavori degli scalpellini nel mondo”. Al piano terra ci sarà la ricostruzione di una cava, gli utensili di lavorazione e la storia geologica della provincia. L’allestimento inizierà non appena terminati i lavori di ristrutturazione ancora in corso.

Tutto il materiale è contenuto nei locali, dove verrà allestita la “bottega dello scalpellino”, tuttora inoperosa. L’intera operazione è stata possibile grazie al Comune che ha stanziato 65mila e ha realizzato il progetto quasi totalmente grazie agli uffici tecnici con professionisti esterni utilizzati solo per lavori specialistici. L’intervento prevede di spendere 29.500 euro per l’adeguamento delle strutture ed impianti esistenti, 7.100 per spese tecniche, 12.200 per arredi e forniture informatiche e 11.200 per oneri previdenziali e fiscali.

Le maestranze e i volontari stanno quindi operando con lavori di sistemazione di piccola entità che non prevedono interventi murari o di modifica strutturale dell’edificio. Questo trasloco era stato oggetto di un’interrogazione della minoranza presentata da Antonio Romanin del gruppo “Una comunità” che ha chiesto come mai per lo spostamento del museo non si sia scelta la sede delle ex scuole elementari, da lui ritenuta più idonea. «La scelta dell’ex municipio – ha detto il sindaco Roberto Padrin rispondendo all’interrogazione di minoranza- che comunque abbiamo comunicato diversi mesi fa, è meno complessa, più centrale e molto più prestigiosa. Come noto poi le ex elementari sono diventate la nuova case delle associazioni del territorio, colmando così un bisogno molto sentito per il volontariato». Enrico De Col

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