Un ponte tra il NORD-EST e il SUD-OVEST d’Italia
Calalzo di Cadore, Biblioteca Comunale “E. De Lotto”, Martedì 29 ottobre 2019 ore 20.30
FAVIGNANA Il patrimonio speleo-archeologico
Principale isola dell’arcipelago delle isole Egadi, a circa 7 km dalla costa occidentale della Sicilia, tra Trapani e Marsala, Favignana costituisce un lembo di straordinario interesse naturalistico e archeologico della nostra penisola.
Un viaggio affascinante in compagnia dell’autore.
EGADI, LE TRACCE DEL PASSATO
L’uomo ha fatto la sua comparsa nelle Egadi nel paleolitico superiore, come dimostrano i reperti archeologici ritrovati ed i graffiti presenti nelle grotte delle isole. In quell’epoca (10.000 a.C.) l’intero arcipelago faceva un tutt’uno con la costa sicula: Levanzo doveva essere unita a Favignana da una stretto ponte di terra che si protendeva dall’attuale Cala Dogana verso la zona di S.Nicola. Il più antico insediamento preistorico di Favignana è quello di cui si sono trovate tracce presso le grotte delle Uccerie nei pressi del Faraglione e nella grotta del Pozzo in zona S.Nicola. Di avanzato senso artistico i graffiti di un equide e quello di un cerbiatto, incisi con bulini di selce sulla nuda roccia, nella grotta del Genovese a Levanzo. Nella stessa grotta, ma sicuramente di epoca più recente (neolitico), sono dipinti animali domestici, tonni. Schegge di selce, di ossidiana, frammenti di ossa lavorate, conchiglie ritrovati a Favignana e in tutte le Egadi dimostrano l’uso della pietra per la costruzione di pugnali, punte di frecce e arnesi domestici. Sono stati riportati alla luce frammenti d’argilla grezza, depurata e ben cotta, colorati a vernice nera e rossa, a testimonianza di insediamenti umani nell’età del bronzo. Sono stati inoltre scoperte in località Torretta tombe di tipo preistorico e segni petroglifici in una grotta presso Cala S.Nicola.
Michele Gallitto è un eclettico ricercatore originario di Favignana, isola che con Marettimo, Levanzo e altre isole minori forma l’arcipelago delle Egadi, al largo di Trapani. Risiede da anni a Roncadelle (Brescia). Le sue ricerche riguardano soprattutto sulla sua isola natale (21 km quadrati con 33 km di costa) per gli aspetti legati all’archeologia, alla storia, alla natura e alla vita sociale, che ha riassunto nel volume dal titolo “FAVIGNANA Il patrimonio speleo-archeologico”, di recente pubblicazione.
Il volume è un viaggio che inizia 12 mila anni fa, nel Paleolitico, quando le isole Egadi non erano ancora circondate dal mare (grotta del Genovese a Levanzo) e prosegue fino alla conquista romana (241 a.C.) con la Prima Guerra Punica contro Cartagine e all’arrivo, dopo il crollo dell’impero, dei Vandali, dei Goti e in seguito dei Saraceni e dei Normanni, fino ai giorni nostri.