Gruppo Archeologico Cadorino in collaborazione con MARC- Museo Archeologico Cadorino
organizza per martedì 4 giugno 2019 alle ore 21.00 a Pieve di Cadore, Palazzo Magnifica Comunità di Cadore la conferenza
ANTICHITÀ E INNNOVAZIONE, Aggiornamenti dal villaggio protostorico di Bostel di Rotzo (VI)
relatori Cinzia Bettineschi e Luigi Magnini, Università di Padova


Note biograrfiche
Cinzia Bettineschi, archeologa, è attualmente assegnista di ricerca e cultore della materia presso l’Università di Padova. Ha ottenuto un dottorato di ricerca in archeometria presso il medesimo ateneo, con una tesi sul vetro tolemaico. I suoi interessi principali comprendono l’archeologia delle produzioni, i materiali vetrosi pre-romani, la protostoria dell’Italia settentrionale e l’archeologia pubblica. Ha partecipato a numerosi progetti promossi dalle Università di Padova e di Venezia, Ca’ Foscari, oltre che dal CCSP (Centro Camuno di Studi Preistorici) e ha coordinato con Ivana Angelini il progetto ArExGlass “Archaeometry and Experimental Archaeology for Pre-Roman Glassworking”. Inoltre, ha collaborato con vari Musei Archeologici in Veneto ed Emilia-Romagna nell’ambito della didattica e della disseminazione. È stata anche curatrice della mostra fotografica “indagini X immagini • di evidenze archeologiche” dedicata alla presentazione dei risultati del progetto STEMPA (Scavo, Telerilevamento, Studio dei Materiali e del Paesaggio dell’altopiano di Asiago). Ha preso parte a missioni archeologiche in Italia, Israele e Pakistan. Dal 2014, collabora con la cattedra di “Tecniche di Scavo e Ricognizione” dell’Università di Padova nell’organizzazione delle annuali campagne di scavo presso il sito del Bostel di Rotzo (VI).
Luigi Magnini è un archeologo specializzato nell’analisi del territorio, dottorato presso l’Università degli Studi di Padova nel 2017 e attualmente cultore della materia e contrattista per l’integrazione alla didattica nello stesso ateneo. Si occupa attivamente dello studio di dati telerilevati (da drone, aereo e satellite) con particolare interesse per l’intelligenza artificiale, gli automatismi e per l’analisi d’immagine di tipo object-based finalizzata al riconoscimento di evidenze di interesse archeologico. Dal 2014, è responsabile operativo presso lo scavo del villaggio della Seconda Età del Ferro al Bostel di Rotzo e partecipa attivamente in numerosi progetti universitari tra cui il progetto “Horus”, con la collaborazione del Centro di Ateneo di Studi e Attività Spaziali “Giuseppe Colombo” dell’Università di Padova, il progetto “Limes”, per lo studio del Limes romano in Algeria, il progetto AMPBV che studia il popolamento e lo sviluppo delle Valli Grandi Veronesi e dell’Alto e Medio Polesine nel corso dell’età del Bronzo e il Progetto “Doss del Kaiser” focalizzato sull’archeologia della grande guerra. Coordina, insieme ad Armando De Guio, il progetto STEMPA che indaga in prospettiva diacronica, dalla preistoria alla Prima Guerra Mondiale e oltre, l’Altopiano dei Sette Comuni attraverso metodi archeologici innovativi e ad alta tecnologia.