Il 10 dicembre 2017 visiteremo la città di VICENZA per approfondirne l’aspetto ARCHEOLOGICO, quello PALLADIANO e quello MEDIEVALE.

Programma della giornata:

– partenza da Auronzo di Cadore, piazza Vigo, ore 6.00 e da Tai di Cadore, Piazzale Dolomiti, ore 6.30 con arrivo a Vicenza ore 9.30 circa

– visita guidata alla mostra “VAN GOGH. Tra il grano e il cielo” presso la Basilica Palladiana in Piazza dei Signori: primo gruppo ore 10.00 – 11.00 secondo gruppo ore 10.15 – 11.15; in alternativa alla mostra di Van Gogh, vi è la possibilità di visita guidata al Museo Naturalistico Archeologico la cui sezione romana presenta importanti reperti della Vicenza sotterranea. Opzione da indicare al momento della prenotazione.

– Visita guidata al Criptoportico romano divisi in tre gruppi alternati con la visita agli scavi archeologici sotto la Cattedrale (750mq con edifici di culto dall’epoca paleocristiana all’epoca romanica e tracce di domus romane) e alla strada romana (sotto la sagrestia): ore 11.15 – 12.45
– il gruppo A visita il Criptoportico mentre il gruppo B visita gli scavi ore 11.15-11.45
– il gruppo C visita il Criptoportico mentre il gruppo A visita gli scavi ore 11.45-12.15
– il gruppo B visita il Criptoportico mentre il gruppo C visita gli scavi ore 12.15-12.45

– Pranzo libero fino alle ore 14.20

– Visita guidata alla città: ore 14.30 – 17.00 (gruppo unico): Piazza dei Signori, Basilica Palladiana, Palazzo del Capitanio, Monte di Pietà, Torre e Colonne di Piazza, Cattedrale, Chiesa francescana di S. Lorenzo, palazzi palladiani, “veneziani” e medievali, Contrà Porti (la strada più bella della città) ecc. In caso di maltempo la visita guidata alla città sarà ridotta a un’ora e mezza e faremo una visita di un’ora alla Chiesa di Santa Corona (pala G. Bellini e P. Veronese, altare in tarsia marmorea, tarsie lignee ecc).

– Visita libera alla città: ore 17.00 – 18.20
Per “gli infaticabili” vi è anche la possibilità di visitare la mostra “Le ambre della principessa” presso Palazzo Leoni Montanari (ultimo ingresso 17.30 – chiusura locali ore 18). Il biglietto singolo costa 5.00 euro e va acquistato dall’interessato in precedenza, nell’arco della mattinata o nella pausa pranzo, presso la Biglietteria che si trova presso l’atrio del Teatro Olimpico.

– Partenza per il rientro: ore 18.30 con arrivo a Tai ore 21.00 e ad Auronzo ore 21.30

 

Cosa vedremo a Vicenza:

Basilica Palladiana: Edificio simbolo di Vicenza, iscritta dall’Unesco fra i beni patrimonio dell’umanità, la Basilica Palladiana svetta maestosa sul lato sud di piazza dei Signori, cuore e salotto della città. Di grande bellezza sono il doppio ordine di logge e la copertura a carena di nave rovesciata, progettati da Andrea Palladio. Al primo piano si trova la grandiosa sala del Consiglio, lunga 52 metri e alta 25 al colmo della volta. Nel 2012 la Basilica è stata restituita alla città nel suo originario splendore dopo un lungo intervento di restauro che l’ha resa il più importante polo culturale e di interesse turistico di Vicenza, sede di eventi espositivi e performativi di alto livello, aprendo al pubblico anche uno dei più suggestivi belvedere sulla città e il suo territorio. Salendo all’ultimo piano si accede alla meravigliosa terrazza della Basilica Palladiana. Da quassù la vista spazia sulle animate vie del centro, sui tetti rossi e sui balconi della città, fino a scorgere il Santuario della Madonna di Monte Berico, famoso luogo di culto e pellegrinaggio.

S’intitola “Tra il grano e il cielo” la grande mostra dedicata a Van Gogh. Ben 120 opere, (40 dipinti e 85 disegni) arrivati per l’occasioni dal Kröller-Müller Museum di Otterlo, in Olanda, sede di una delle collezioni più importanti dedicate al pittore della Notte stellata, sono esposti nella Basilica Palladiana di Vicenza, e raccontano la vita e la carriera artistica di Vincent Van Gogh, il pittore maledetto per antonomasia la cui arte influenzò profondamente tutta la pittura del XX secolo.

Piazza dei Signori è la piazza principale del centro storico di Vicenza. La piazza fu così chiamata dalle residenze, che vi si affacciavano, del podestà e del capitano, rappresentanti della Signoria di Venezia. Originariamente foro romano e luogo del mercato, la piazza costituisce tradizionalmente il crocevia degli affari e del tempo libero della città. La piazza ha forma rettangolare e lungo un lato maggiore sorge la Basilica Palladiana e la torre Bissara: con i suoi 82 metri è una delle costruzioni più alte della città; fu rialzata più volte tra il Trecento e il Quattrocento su una base del XII secolo. Il suo orologio, opera di Faccio Pisano e collocato nel 1378, rappresenta un gioiello di tecnica meccanica e astronomica; infatti, oltre a battere le ore, l’orologio segna anche le fasi lunari. Parallelamente al lato minore orientale della piazza fu realizzata nel 1464 la prima delle due colonne attuali: il leone alato che la sovrasta è il simbolo della Repubblica di Venezia e vi venne sistemato nel 1473, dopo che Vicenza si era data alla Serenissima. Oltre un secolo e mezzo dopo fu affiancata da una seconda colonna, con la statua di Cristo Redentore, nel 1640. Nel lato opposto si erge il Palazzo del Capitanio con la Loggia, opera originale e matura di Andrea Palladio, progettata nel 1565 e costruita dal 1571 al 1572; nel lato verso Contrà del Monte, furono inseriti gli stucchi rievocativi della vittoria nella Battaglia di Lepanto, avvenuta proprio mentre era in corso la realizzazione dell’edificio. Sullo stesso lato verso il centro della piazza si incontra il Palazzo del Monte di Pietà con la sua facciata lunga ben 72 metri, che incorpora verso il centro la Chiesa di San Vincenzo (la cui origine risale al 1387).

La cattedrale di Santa Maria Annunciata è il principale luogo di culto cattolico della città di Vicenza, in Veneto, sede vescovile della diocesi omonima. Di origine paleocristiana, fu ricostruita varie volte; la cupola fu progettata da Andrea Palladio, così come probabilmente il portale laterale di settentrione e la cappella Almerico.

La chiesa di San Lorenzo è un luogo di culto cattolico di Vicenza, costruito alla fine del XIII secolo in stile gotico, nella sua versione lombardo-padana del Duecento. Si colloca nella centrale piazza San Lorenzo, lungo corso Fogazzaro, ed è officiata dai francescani conventuali.

In Contrà Porti, una strada laterale del Corso Andrea Palladio, potrete ammirare alcuni dei palazzi più sontuosi di Vicenza. Proprio all’inizio della strada troverete il Palazzo Cavalloni-Thiene, in stile gotico-veneziano ed il riccamente decorato Palazzo Thiene con la sua bella facciata affrescata. Un tipico edificio palladiano è il Palazzo Barbaran da Porto con la sua imponente facciata esterna. Ciò che colpisce è l’uso di colonne ioniche al piano terra e di colonne corinzie al primo piano. All’interno del Palazzo Barbaran da Porto è ospitato il Museo Palladio. Interessante è anche il bel porticato del Palazzo Porto-Breganze, con la sua serie di finestre gotiche. Altri palazzi nella Contrà Porti sono il Palazzo Iseppo da Porto ed il Palazzo Colleoni-Porto, probabilmente il più bel palazzo in stile gotico-veneziano.

La chiesa di santa Corona, di fondazione domenicana, fu iniziata nel 1261 per accogliervi la reliquia della sacra spina, donata  da Luigi IX, re di Francia, al vescovo di Vicenza, Beato Bartolomeo da Breganze. L’interno gotico, con presbiterio realizzato da Lorenzo da Bologna nella seconda metà del XV secolo, ospita numerose e importanti opere pittoriche e scultoree. Tra queste, il capolavoro di Giovanni Bellini “Il Battesimo di Cristo”, collocato sull’altare Garzadori, opera attribuita a Rocco da Vicenza e l’”Adorazione dei Magi” di Paolo Veronese. Inoltre la “Madonna delle stelle” di Lorenzo Veneziano e Marcello Fogolino, la grande pala della “Maddalena e Santi” di Bartolomeo Montagna, la “Madonna co Bambino e Santi” di Giambattista Pittoni. Nell’abside della chiesa, il notevole coro ligneo, intagliato e intarsiato, opera di Pier Antonio dell’Abate.

Il criptoportico romano di Vicenza è un criptoportico della antica Vicetia (odierna Vicenza), risalente alla fine del I secolo a.C. Al criptoportico, perfettamente conservato, si accede dall’ingresso posto nell’attuale Piazza Duomo e si estende sotto alla canonica della cattedrale e a palazzo Roma. Il criptoportico rimase in uso almeno fino al IV secolo, dapprima come luogo per rinfrescarsi, poi come dispensa di generi alimentari.. È l’esempio meglio conservato di criptoportico romano di abitazione privata situato a nord del Po.

Scavi archeologici e strada romana Sotto il Duomo  Si conservano tracce del quartiere sud-occidentale del municipium di Vicenza. Il quartiere si articolava in isolati di circa 80 m di lato il cui orientamento coincide con quello del decumano massimo, corrispondente all’odierno Corso Palladio. Le strutture rinvenute di epoca romana consistono in resti di muri e di pavimentazioni probabilmente riferibili a edifici privati e in un tratto di strada basolata. Il tratto di strada si trova a circa 3 m di profondità dall’attuale livello di calpestio. Il piano stradale è lastricato e ha una larghezza di 3,8 m, con marciapiedi su entrambi i lati, larghi circa 0,5 m. L’infrastruttura è riferibile genericamente a un periodo compreso tra la fine del I sec. a.C. e l’inizio del I sec. d.C. Si tratta di uno dei decumani minori appartenenti al settore meridionale della città, parallelo al decumano principale coincidente con il tratto urbano della Via Postumia (Corso Palladio). Una vasta area archeologica si trova sotto la navata del Duomo, allestita negli anni Cinquanta e successivamente chiusa al pubblico, attualmente cantiere per la realizzazione di un progetto pluriennale di restauro e valorizzazione da parte della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto. Vi sono conservati diversi ambienti riferibili probabilmente ad abitazioni di epoca romana su cui si impostano, con una complessa successione stratigrafica, i resti dei primi edifici cristiani precedenti l’attuale Duomo.

Le ambre della principessa Ambre magiche, eleganti gioielli e ornamenti, un affresco con l’intreccio misterioso di una danza, un vaso attico con una fanciulla artigiana nella sua bottega ceramica e uno apulo con due amanti abbracciati: questi sono solo alcuni degli straordinari esemplari presenti nella mostra “Le ambre della principessa”. Questo è il titolo del quarto appuntamento della rassegna Il Tempo dell’Antico che le Gallerie d’Italia di Vicenza dedicano alla valorizzazione della collezione Intesa Sanpaolo di ceramiche attiche e magnogreche. Il progetto espositivo è stato pensato per accompagnarvi alla scoperta dei tesori archeologici dell’antica Puglia, rinvenuti nel 1800, quando esplose tra la nobiltà europea l’interesse per i manufatti della civiltà greca e romana. Proprio in questo frangente si è formata la collezione Caputi – oggi Intesa Sanpaolo – costituita da ceramiche attiche e magnogreche ritrovate a Ruvo di Puglia, nella provincia di Bari.