Il primo giugno 2021 ha avuto luogo l’inaugurazione del sito archeologico del Monte Calvario, raggiungibile attraverso un rinnovato sentiero che parte dal centro del paese e che, lungo il cammino, prevede una serie di aree di sosta attrezzate e una nuova tabellonistica.

Cogliamo l’occasione per ricordare che l’ente organizzatore delle prime tre campagne di scavo (2001-2002-2004) è stato il GRUPPO ARCHEOLOGICO CADORINO, che quest’anno festeggia il 25° anno della sua fondazione, e che, oltre ad aver partecipato materialmente agli scavi, era tra gli enti finanziatori degli stessi scavi insieme a Fondazione Cariverona, Regione Veneto e Comune di Auronzo.

 

Vasca scavata sulla sommità del Monte Calvario, successivamente ricoperta con terra per fini conservativi.

Ulteriori scavi sono in corso a poca distanza dalla vasca.

 

 

 

 

Il santuario è venuto alla luce nell’anno 2000 grazie alla scoperta di alcuni appassionati di storia locale: Giovanni Zandegiacomo Seidelucio  (del Gruppo Archeologico Cadorino, di cui ha assunto la presidenza dal 2002 al 2007), Elio Vecellio Galeno e Marilisa Zandegiacomo Sampogna.

Martedì 1° giugno alle ore 11 si è tenuto ad Auronzo di Cadore la cerimonia di inaugurazione dell’intervento di valorizzazione culturale e turistica del sito archeologico del Monte Calvario, alla presenza del sovrintendente ai Beni culturali e archeologici del Veneto Fabrizio Magani, di numerose autorità e degli insegnanti e studenti cadorini del Liceo linguistico Cadore e dell’Istituto comprensivo. Il santuario è venuto alla luce nell’anno 2000 grazie alla scoperta di alcuni appassionati di storia locale: Giovanni Zandegiacomo Seidelucio, Elio Vecellio Galeno e Marilisa Zandegiacomo Sampogna. Da allora si sono succedute varie campagne di scavo e nel dicembre 2006, nella sala dei Dioscuri del Quirinale, il sito archeologico del Monte Calvario era stato presentato dalla Soprintendenza del Veneto come uno dei siti in fase di scavo più importanti di tutto il nord e centro Italia, ponendo la Val D’Ansiei sotto le luci della ribalta nazionale grazie alla propria storia.

Le motivazioni di tanto interesse da parte di studiosi e organi competenti sta nel fatto che il santuario è di tipologia centro italica, a gradoni, insolito per queste zone, il cui confronto trova paragone solo nei santuari vicino alla città di Roma. Ma la scoperta di livello internazionale è che il santuario del Monte Calvario è uno dei luoghi dove è nata la scrittura runica, scrittura le quali origini sono ancora in parte oscure, in uso anticamente nelle popolazioni scandinave e germaniche, che starebbe alla base dell’inglese e del tedesco moderni. Risale poi al 2007 l’inaugurazione del Museo di Palazzo Corte Metto, opera fortemente voluta dall’allora sindaco Walter Antoniol e dall’allora assessore alla Cultura Tatiana Pais Becher, con un intero piano dedicato all’archeologia e ai prestigiosi reperti auronzani ritrovati sul santuario.

Negli anni si sono poi succedute varie campagne di scavo, sempre sostenute finanziariamente dall’Amministrazione Comunale insieme ad altri enti: Regione Veneto, Fondazione Cariverona e Ministero dei Beni Culturali. L’ultima, diretta da Benedetta Prosdocimi della Soprintendenza archeologica del Veneto, è terminata l’anno scorso ed ha permesso ad un’équipe di esperti archeologi, capitanata da Antonio Persichetti, di indagare nuove parti ancora inesplorate. Il progetto di valorizzazione che sarà inaugurato domani prevede una nuova viabilità di accesso con il recupero del sentiero di accesso della via Crucis, un centro informativo all’aperto con aree di sosta attrezzate e una nuova tabellonistica, ed è stato finanziato dalla Regione Veneto con i fondi PAR-FSC 2007-2013 Asse 3 “Beni Culturali” con un contributo di 266.000 euro, cofinanziato dal Comune di Auronzo di Cadore con 144.000 euro (totale progetto 380.000 euro).I fondi per le varie opere realizzate dal 2000 ad oggi, dall’indagine archeologica al restauro, dalla valorizzazione alla divulgazione, provengono per la maggior parte da contributi del Comune di Auronzo, con le varie amministrazioni che si sono succedute negli anni, a dimostrazione di un grande interesse da parte degli organi competenti sia sotto l’aspetto culturale che turistico. L’amministrazione attuale è ben consapevole del potenziale richiamo turistico e culturale del sito, che innanzitutto ha una valenza storica locale: per questo motivo si è pensato di programmare l’inaugurazione in periodo scolastico, anche con l’obiettivo di promuovere nei giovani la consapevolezza delle proprie radici storiche e di un passato ricco di eventi e di cultura.  (fonte Amico dl Popolo)

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