Dal Corriere delle Alpi del 6 Dicembre 2017
Podestagno, ottimi i risultati della quinta campagna di scavi
CORTINA Completata in settembre la quinta campagna di scavo sulle rovine della rocca di Podestagno, a nord di Cortina, nel Parco delle Dolomiti d’Ampezzo. Le ricerche, partite nel 2013, sono state promosse dalle Regole e condotte dalla società Land, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza su un castello la cui storia, prima dell’avvio degli scavi, era conosciuta solo grazie ai documenti di archivio. Dalle quattro campagne precedenti erano emersi dati preziosi sulle origini della rocca, sulle sue trasformazioni architettoniche e sugli aspetti della vita che vi si svolgeva tra il tardo medioevo e il suo abbandono, nella seconda metà del Settecento. Questa quinta fase, come scrive sul notiziario delle Regole Lorenzo Petrassi, presidente della Land (che, assieme all’archeologo Stefano Pracchia, ha dedicato questi quattro anni in modo appassionato e volontario al progetto), ha permesso di riportare alla luce altre testimonianze che confermano e arricchiscono quanto già emerso nelle precedenti campagne di scavo. Alla base del fossato si è potuto scavare in profondità e sono emersi materiali che rimandano al periodo in cui il castello era sotto il controllo del Patriarcato di Aquileia (seconda metà XV secolo). Al di sopra di queste testimonianze sono stati individuati strati risalenti alla prima fase della dominazione asburgica. Oggetti databili al periodo successivo all’ultimo grande restauro del castello, concluso nel 1619, sono stati trovati negli strati superiori del fossato, anche se diffusamente alterati dallo scavo di trincee risalenti alla Grande Guerra. Sono emersi anche resti riguardanti la struttura e le mura del castello, nelle varie fase di restauro che si sono susseguite tra il XII e il XVI secolo. (m.m.)