martedì 25 settembre 2018 ore 21.00, Calalzo, Biblioteca “Enrico De Lotto”

“TRINCEE DEL MARE – La grande Guerra nel nord Adriatico”

con Pietro Spirito, scrittore e giornalista

La Grande guerra in mare raccontata attraverso l’esplorazione dei relitti.
Documentario a carattere storico-archeologico di Pietro Spirito e Luigi Zannini realizzato dalla Sede Rai FVG.

Scontri navali, incursioni, colpi di mano. Dai primi attacchi italiani alla laguna di Grado fino all’affondamento delle corazzate Wien e Viribus Unitis, la Grande Guerra del Nord Adriatico vista attraverso i relitti di navi da battaglia, torpediniere, sommergibili, pontoni armati. Un viaggio sott’acqua alla scoperta di episodi in gran parte dimenticati di quel lontano conflitto sul mare.  Biografia: Pietro Spirito (Caserta 1961), vive e lavora a Trieste. Scrittore e giornalista professionista al quotidiano “Il Piccolo”, collabora con la Rai e con alcune riviste e periodici. Ha pubblicato romanzi, racconti, reportage. Con il romanzo “Speravano di più” (Guanda) è stato finalista al Premio Strega 2003. Nel 2018 per Marsilio ha pubblicato il romanzo “Il suo nome quel giorno”. E’ autore dei documentari “Trieste nelle immagini dell’Istituto Luce” per la regia di Nereo Zeper (45′, Rai3 Regione Fvg, Italia 1993), e “La frontiera sommersa”, regia di Luigi Zannini (40′, Rai3 Regione Fvg, Italia 2015), “I segreti del Golfo”, regia di Luigi Zannini, (60’, Rai3 Regione Fvg, Italia 2016). Ha collaborato alla sceneggiatura del docufilm “Medusa – Storie di uomini sul fondo”, regia di Fredo Valla, (62′, Maxman e Arealpina, Italia 2008), e del cortometraggio “La penna di Hemingway”, per la regia di Renzo Carbonera, (17′, Maremetraggio, Italia 2010, presentato alla 68.a Mostra del cinema di Venezia), entrambi tratti da suoi libri.

 

Con un tuffo nella grande Storia, “Trincee del mare” racconta gli sviluppi e lo svolgersi della Grande Guerra nel Nord Adriatico attraverso alcune fra le tracce e i relitti lasciati dal conflitto sul fondo del mare. Dopo oltre un anno di ricerche, immersioni, riprese a terra e subacquee, con la consulenza di storici ed esperti e l’appoggio di enti e istituzioni – dalla Soprintendenza Archeologia e Belle Arti e Paesaggio del Fvg, alla Marina militare e Guardia costiera fino ai sommozzatori della Polizia di Stato – il team della Frontiera Sommersa ha seguito – e in qualche caso scoperto – storie e vicende della Grande Guerra spesso dimenticate e nascoste in fondo al mare. Dalla prima azione di guerra fra l’Italia e l’Austria-Ungheria – l’attacco del cacciatorpediniere Zefiro all’isola di Anfora nella laguna di Grado la notte del 24 maggio 1915 – fino all’affondamento della corazzata Viribus Unitis nella rada di Pola il 1 novembre del 1918, il documentario ricostruisce lo svolgersi dei quattro anni di combattimenti dal golfo di Venezia a quello di Trieste, dalla laguna di Grado alle coste dell’Istria, esplorando i relitti e i resti sommersi di quegli scontri. Con alcune scoperte sorprendenti, come il relitto della zattera armata posta a guardia di Grado e fatta esplodere dagli italiani in fuga dall’isola dopo Caporetto, o il pontone italiano armato affondato alle foci dell’Isonzo, o ancora i resti dell’imbarcazione austriaca carica di munizioni destinate al fronte colata a picco durante un fortunale al largo di Grado nel novembre del 1917. E, ancora, i relitti delle torpediniere italiane 88S e 5PN, dell’ U-Boot tedesco U-73, e, a terra, i ruderi delle batterie costiere. Su tutto, il profilo e la memoria dei protagonisti di quegli eventi: da Luigi Rizzo a Gabriele D’Annunzio, dall’ammiraglio Alfred von Koudelka, comandante del Seebatallion Trieste, a Raffaele Rossetti, l’affondatore della Viribus Unitis. E poi i tanti, anonimi volti dei marinai che nelle acque dell’Alto Adriatico combatterono con abnegazione e coraggio dall’una e dall’altra parte delle “Trincee del mare”.