Il Gruppo Archeologico Cadorino organizza per domenica 18 maggio 2014 una gita alla scoperta della Carnia antica con il seguente programma:

 

– ZUGLIO (UD): visita al complesso archeologico del Foro romano (età augustea) e all’esposizione “In viaggio verso le Alpi” presso il civico museo archeologico Iulium Carnicum

– partecipazione alla “Festa dell’asparago di bosco, del radicchio di montagna e dei funghi di primavera” di Arta Terme
– visita ai resti dell’antico castello di Saquidic, in comune di Forni di Sopra

Dettagli dell’escursione:
_ ore 8:00 partenza da Tai di Cadore piazzale delle corriere, via Calalzo – Domegge – Lozzo – Auronzo piazza Vigo (ore 8:20)
_ ore 10:00 arrivo a Zuglio – Iulium Carnicum
_ ore 10:00 – 11:00 visita guidata alla mostra “In Viaggio verso le Alpi”
_ ore 11:00 – 12:00 visita guidata all’area archeologica (Foro Romano comprendente resti di basilica, tempio, porticato ed edifici privati)
_ ore 12:00 – 15:00 trasferimento ad Arta Terme, alla “Festa dell’asparago di bosco, del radicchio di montagna e dei funghi di primavera”- pranzo libero con degustazione di piatti tipici della Carnia
_ ore 15:00 – 18:00 partenza per Forni di Sopra, visita ai resti del castello medievale di Saquidic accompagnati dai volontari Dell’associazione “For da Difiendi”, che – analogamente a quanto sta facendo il nostro gruppo – ha partecipato al restauro (breve passeggiata nel bosco – calzare pedule comode).
_ ore 19:15 ritorno e arrivo a Tai di Cadore, via Auronzo

 

 Zuglio – Iulium Carnicum
Fondata pochi decenni prima di Cristo lungo la riva destra del torrente Bût, Zuglio (il cui nome in origine era Iulium Carnicum) è un antico centro romano sorto, molto probabilmente, durante il proconsolato di Giulio Cesare (58-49 a.C.) in prossimità della cosiddetta Via Iulia Augusta. Tra il ;
Gli scavi hanno portato alla luce tra il 1937 e il 1938 l’intero complesso archeologico, costituito dai resti del foro romano comprendenti una basilica, un tempio e un porticato. In questi ultimi anni il comune di Zuglio è impegnato nel recupero di un importante edificio privato a carattere abitativo situato nelle immediate vicinanze del Foro. Inoltre molti reperti, preromani, romani e alto medioevali sono esposti nel Civico Museo Archeologico Iulium Carnicum che è situato nel Palazzo Tommasi Leschiutta a breve distanza dal Foro.
In età tardoromana, gota e longobarda, fu sede episcopale (IV-VIII secolo). La diocesi, suffraganea di Aquileia, estendeva la sua giurisdizione alla Carnia e al Cadore. Assunse un rilievo sempre maggiore per la sua posizione strategica, che permetteva di controllare la Via Iulia Augusta che attraverso l’impervio passo di Monte Croce Carnico conduceva alle regioni del Norico.

 

L’importante mostra archeologica “In viaggio verso le Alpi.  Itinerari romani dell’Italia nord-orientale diretti al Norico” aprirà i battenti sabato 28 settembre 2013 al Museo Archeologico di Zuglio (UD), in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio promosse dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e sarà visitabile fino al 31 agosto 2014.
Protagonista assoluto il tema della viabilità romana nel comparto più orientale d’Italia. Dell’antico reticolo stradale, infatti, rimane oggi un segno profondo che parla di lunghi tragitti tra il mare Adriatico e le regioni Oltralpe e che ci fa intuire la profonda trasformazione dei luoghi avviata dai Romani per migliorare le condizioni di occupazione. Le strade, inserite in maniera funzionale nel paesaggio agrario, rivestirono il ruolo di linee organizzative per l’occupazione dello spazio rurale. Insediamenti minori, luoghi di culto, zone di mercato, ville, fattorie, stazioni di servizio e di sosta: queste e molte altre realtà gravitarono lungo i percorsi della grande viabilità. Per la loro realizzazione i Romani misero in atto notevoli innovazioni tecniche, quali ponti per l’attraversamento dei corsi d’acqua, terrapieni, asportazioni e tagli nella roccia.
La scelta di raccontare al Museo Civico di Zuglio la trama del sistema vario destinato a raggiungere i territori a nord delle Alpi trae spunto dalla stessa posizione geografica di Iulium Carnicum, la città più settentrionale d’Italia ubicata in corrispondenza di uno degli assi stradali di collegamento tra Aquileia e Aguntum, centro della provincia del Norico. Spesso menzionata con il nome di “Iulia Augusta” proposto da Carlo Gregorutti, insigne studioso dell’Ottocento, l’arteria è indicata nelle guide stradali antiche analogamente all’altro percorso che valicava le Alpi orientali risalendo il Canale del Ferro: entrambi i tracciati seguivano nel tratto di pianura un unico itinerario organizzato mediante lunghi rettifili. La mostra costituirà anche l’occasione per illustrare tematiche di carattere generale connesse al sistema viario romano, dalle modalità di costruzione di una strada, ai veicoli impiegati per compiere i tragitti fino alle guide e le carte stradali a disposizione dei viaggiatori.
All’ampio apparato illustrativo è stata affiancata una scelta significativa di reperti archeologici  conservati nelle sedi dei due Musei Archeologici Nazionali di Aquileia e di Cividale e presso i Civici Musei di Udine e il Museo Carnico delle Arti Popolari “Michele Gortani” di Tolmezzo. Il materiale farà conoscere alcuni significativi rinvenimenti avvenuti in prossimità del tragitto nella fascia di pianura a partire dalle zone sepolcrali di Aquileia. Sarà poi rappresentata Sevegliano, importante snodo viario, e verrà esposta una scoperta straordinaria avvenuta agli inizi del Novecento a Vergnacco, vicino a Reana del Rojale.
Il Canale del Ferro sarà invece documentato da reperti provenienti da Moggio Udinese e da Resiutta, la Statio Plorucensis menzionata su una iscrizione votiva rinvenuta nel paese. Infine uno sguardo sulla vallata del torrente But, dove si sviluppò Iulium Carnicum che svolse da sempre un ruolo importante di collegamento con i territori posti al di là dei valichi alpini; dopo la città la strada si dirigeva alla volta del Passo di Monte Croce Carnico dove correva il confine tra Italia e Norico.
L’esposizione che nasce dalla forte sinergia tra il Comune di Zuglio e la Soprintendenza per i beni archeologici del Friuli Venezia Giulia, è stata appoggiata e sostenuta dalla Fondazione Aquileia e da numerosi Enti pubblici e privati.

 

Il Castello di Saquidic (resti)
Posto nel bosco, in un luogo suggestivo, da qualche tempo il castello medievale di Sacuidic è oggetto di lavori di restauro condotti dall´Università di Venezia. Le campagne di scavo già effettuate hanno portato alla luce numerosi reperti e reso possibile la datazione del castello al XII-XIV secolo. Fra i reperti ritrovati: frammenti di ceramiche e vetro, oggetti in metallo, monete che farebbero pensare all´esistenza in loco di una zecca clandestina.