ll Gruppo Archeologico Cadorino, in collaborazione con il MARC – Museo Archeologico Cadorino, propone ai soci e ai volontari dei musei di Pieve per il pomeriggio di lunedì 25 febbraio 2019 una visita al Museo Corte Metto di Auronzo con tappa all’area archeologica di Cimagogna, per approfondire la conoscenza di queste importanti realtà del territorio. La visita è gratuita ed è estesa anche ad amici e simpatizzanti.
– ore 14.30-15.45 visita al museo accompagnata dalla dott.ssa Margherita Molin, partendo dalla sezione archeologica, che ospita un’intera sala dedicata alla viabilità antica e allo studioso autodidatta Alessio De Bon, al quale si devono approfonditi studi archeologici in terra veneta e cadorina. Di grande fascino sono i reperti provenienti dal santuario di Monte Calvario, attivo a partire dal II secolo a.C. e frequentato fino al IV secolo d.C. Dagli scavi provengono le lamine “a pelle di bue”, i simpula con manici recanti iscrizioni, due dischi in bronzo finemente cesellati e l’ara sacrificale in tufo.
– ore 15.45 partenza per Cimagogna dove, nella saletta del primo piano dell’Alpstation, l’ex presidente GAC Giuseppe Pais Becher ci illustrerà i risultati delle tre campagne di cavo che hanno portato alla luce, tra l’altro, le fondamenta di un’imponente struttura tardo romana.
– ore 17.15 rientro da Cimagogna
Per motivi organizzativi sarà gradita conferma di partecipazione.
Museo Palazzo Corte Metto
Questo museo multitematico, ospitato all’interno del Palazzo Corte Metto ad Auronzo di Cadore, affronta gli aspetti naturalistici, archeologici e geologici del territorio cadorino attraverso un’interessante percorso mirato a integrare la storia della natura dolomitica a quella dell’uomo.
Al primo piano si trova la sezione dedicata alle scienze della natura e della terra: un’esposizione non convenzionale di alcune specie di animali e piante che ha l’obiettivo di mostrare l’aspetto naturale e scientifico che caratterizza questo territorio.
La mostra non segue una logica espositiva tradizionale ma pone l’attenzione sulle varie dinamiche che interessano il mondo naturale, come il meccanismo preda/predatore oppure insetto/pianta/fiore, ma anche i fenomeni biologici piuttosto che il passaggio tra il giorno e la notte.
Il secondo piano è invece dedicato all’archeologia e allo studioso Alessio De Bon, impegnato in diversi studi archeologici che interessano le Dolomiti e la zona del Cadore. Qui si possono osservare alcuni reperti rinvenuti sul Monte Calvario: lamine “a pelle di bue”, alcuni simpula (particolari mestoli) con manici inscritti e dischi bronzei.
Infine, la mostra prosegue al piano superiore con un’area dedicata alla geologia: in questa sezione sono conservati alcuni campioni di minerali provenienti dal territorio dolomitico e vengono spiegati i differenti processi di mineralizzazione.
All’interno di Palazzo Corte Metto è ospitata anche la sede dell’Associazione Nazionale Alpini, dove è conservata una raccolta di immagini fotografiche della Grande Guerra.