Auronzo, piano terra Palazzo Corte Metto – venerdì 6 marzo 2015 ore 20:30

Auronzo: nuove pagine di storia
La valle d’Ansiei nelle pergamene medievali dei Benedettini di Follina

relatori Piergiorgio Cesco Frare e Giovanni Tomasi

disegno di Fausto Tormen

Piergiorgio Cesco Frare e Giovanni Tomasi sono gli autori del libro “Il Cadore e i Benedettini
di Follina e Busco” pubblicato nel 2014 da Tipografia Piave Editore. Nel volume si dà conto
di una ricerca basata su centocinquanta documenti, quasi tutti inediti, che aprono un nuovo
capitolo della storia cadorina aggiungendo a essa importanti tasselli.
La documentazione riportata presenta nel secolo XII e all’inizio del successivo una regione
cadorina già da secoli antropizzata, evoluta dal punto di vista sociale e consolidata nel suo
quadro amministrativo e religioso, con una fitta rete di villaggi e di chiese che indicano una
forte e stabile presenza umana. In questo quadro d’insieme la Valle d’Ansièi desta molto
interesse per i numerosi elementi che gettano nuova luce sul suo particolare assetto storico
e antropico non ancora ben indagato.

Comunicato GAC a seguito conferenza:

Venerdì 6 marzo 2015, nella bella sala al piano terra di Palazzo Corte Metto, di Auronzo, Piergiorgio Cesco Frare e Giovanni Tomasi hanno tenuto una conferenza dal titolo “Auronzo: nuove pagine di storia – la valle d’Ansiei nelle pergamene medievali dei Benedettini di Follina”, primo dei sette incontri del ciclo “Archeologia e Territorio – un percorso tra Archeologia, Storia antica e medievale della provincia di Belluno” organizzato dal Gruppo Archeologico Cadorino in collaborazione con Magnifica Comunità di Cadore, Comune di Calalzo, Comune di Auronzo e Rete Museale Cadore Dolomiti.

I due relatori sono gli autori del libro “Il Cadore e i Benedettini di Follina e Busco” pubblicato nel 2014 per i tipi della Tipografia Piave. Nel volume si dà conto di una ricerca basata su centocinquanta documenti, quasi tutti inediti, che aprono un nuovo capitolo della storia cadorina aggiungendo a essa importanti tasselli. La documentazione riportata presenta nel secolo XII e all’inizio del successivo una regione cadorina già antropizzata, evoluta dal punto di vista sociale e consolidata nel suo quadro amministrativo e religioso, con una fitta rete di villaggi e di chiese che indicano una forte e stabile presenza umana. In questo quadro d’insieme la Valle d’Ansièi desta molto interesse per i numerosi elementi che gettano nuova luce sul suo particolare assetto storico e antropico non ancora ben indagato. Le attestazioni relative al misterioso Ansegaio/Ansei, agli uomini di Campobernardo, al culto di S. Lucano, alla via bavaresca, alla torre di Ponte, al casteon di Angià emerse dalle antiche pergamene dei Benedettini di Follina e Busco costituiscono spunti di grandi fascino per un ulteriore approfondimento della storia di Auronzo e del Cadore.