Pieve di Cadore, Palazzo della Magnifica Comunità 

Venerdì 22 novembre 2019 ore 21.00

Gruppo Archeologico Cadorino e Magnifica Comunità di Cadore  presentano:

I CELTI E IL VENETO, Storie di culture a confronto

Con la partecipazione delle autrici
Giovanna Gambacurta e Angela Ruta Serafini

“I Celti e il Veneto – Storie di culture a confronto” di Giovanna Gambacurta e Angela Ruta Serafini con un contributo di Federico Biondani. Supplemento di “Archeologia Veneta”, XL, 2017:

I contatti iniziali tra Celti e Veneti risalgono a un periodo compreso tra il VI e la metà del V secolo, periodo in cui prese il via un processo graduale di inclusione degli stranieri nella società autoctona.
Nel volume che verrà presentato nel salone del Palazzo della Magnifica Comunità, a Pieve di Cadore, venerdì 22 novembre, trovano risposta una serie di domande sull’impatto culturale che i Celti ebbero sui Veneti antichi, sulle novità che introdussero a livello di manufatti, armi, costumi, nomi e abitudini; sul modo in cui si integrarono con con la popolazione locale, fino al successivo avvento dei Romani. L’indagine è stata condotta mediante l’analisi dei documenti archeologici, epigrafici e numismatici, distribuiti attraverso otto “tempi” nell’arco di quasi 500 anni, dando risalto alle caratteristiche più evidenti e macroscopiche di ciascun periodo e coniugando quanto già noto con le informazioni provenienti dalle nuove scoperte che si susseguono nel territorio regionale.
Il volume intende restituire un quadro aggiornato e, per quanto possibile, completo delle dinamiche dell’occupazione e della gestione del territorio da parte dei Veneti, che devono confrontarsi con le nuove presenze, trovare soluzioni per il controllo e la ridefinizione dei confini e inventarsi forme innovative di integrazione degli elementi stranieri.

Brevi biografie degli autori:
Giovanna Gambacurta è Professore Associato di Etruscologia e Archeologia Italica presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. E’ stata Direttore del Museo Nazionale Concordiese di Portogruaro, del Museo Archeologico Nazionale di Adria e del Museo Atestino di Este. Ha organizzato convegni, conferenze,  mostre ed eventi  nazionale ed internazionali.
Ha pubblicato circa centocinquanta contributi scientifici incentrati sul popolamento e sullo sviluppo delle città nel Veneto del I millennio  a. C., sull’archeologia della morte e l’archeologia del culto e sul celtismo.
Membro del Comitato Scientifico e organizzatore e della Mostra Venetkens. Viaggio nella terra dei Veneti antichi (Padova, Palazzo della Regione, 6 aprile – 17 novembre 2013), dell’Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici e dell’Accademia dei Concordi di Rovigo.

Angela Ruta Serafini  è stata Direttore Archeologo della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto e del Museo Nazionale Atestino di Este. Ha coordinato la tutela, condotto campagne di scavo e progettato musei, ideato e organizzato mostre, attività didattiche, visita tematiche, presentazioni, con speciale attenzione alla comunicazione e alla promozione del turismo culturale.
Ha pubblicato circa centocinquanta contributi scientifici, incentrati sul Veneto nel primo millennio a. C., con attenzione ai rituali funerari, alla formazione e alla trasformazione urbana, agli aspetti del sacro e al celtismo.
Membro del Comitato Scientifico e organizzatore della Mostra Venetkens. Viaggio nella terra dei Veneti antichi (Padova, Palazzo della Regione,  6 aprile – 17 novembre 2013), dell’Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici e del Comitato Scientifico della Rivista Archeologia Veneta.

Federico Biondani  si è laureato in Archeologia presso l’Università di Padova, dove ha anche conseguito il Dottorato di ricerca. Attualmente è conservatore presso il Museo Archeologico di Isola della Scala.
Ha scritto vari articoli dedicati principalmente alla monetazione celtica e romana e alla ceramica romana. Nell’ambito del progetto promosso dalla Regione Veneto e dall’Università di Padova sui Ritrovamenti di età romana nel Veneto, ha curato il volume sul territorio meridionale della provincia di Verona ed è coautore del volume sui rinvenimenti della città di Verona.

ingresso libero

 

Scheda volume I Celti e il Veneto