Ritrovamenti archeologici di epoche diverse emersi dai lavori davanti al Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore

Sarà possibile reperire le risorse per valorizzare un sito archeologico di primaria importanza per la storia del Cadore ?

Il fatto: Nell’area  costituita dal terrazzo antistante l’ingresso principale del Gran Caffè Tiziano – quindi al piano rialzato del palazzo della “Magnifica”, proprio nel cuore del Cadore – in conseguenza di lavori di scavo per la sistemazione generale della piazza principale di Pieve è venuto casualmente alla luce, abbattendo il muro di sostegno a valle del terrazzo in questione, un sito archeologico di estremo interesse per la storia cadorina.
Subito è stato fatto intervenire un archeologo professionista il quale, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologica per il Veneto, ha provveduto ad indagare e a documentare la sezione longitudinale messa in luce.

L’indagine ha permesso di analizzare una sequenza di stratigrafia che copre un arco di tempo  notevole. Sotto strati recenti, di periodo rinascimentale, sono stati riscontrati livelli pavimentali di un edificio ascrivibile all’età romana e, sottostante a questi, presenze di periodi ancora più antichi, probabilmente risalenti all’età del Ferro. Con l’aiuto di volontari del Gruppo Archeologico Cadorino sono stati recuperati vari reperti, tra i quali – di notevole interesse – un corno lavorato, frammenti di ceramica, un frammento di una tazza (?), sempre di ceramica, che sembra da assegnare al tipo Fritzens-Sanzeno o di cultura retica (V-IV secolo a.C., primo ritrovamento del genere in Cadore!) e un piccolo osso, forse di volatile, che porta un’incisione in caratteri forse venetici, oggetti tutti comunque da studiare. A primo acchito il sito, delimitato ad Ovest da una muratura, sembrerebbe essere appartenuto ad un edificio dell’età del Ferro.

Il destino? A Pieve nessuno dei due principali enti istituzionali – il primo, la Magnifica Comunità di Cadore, proprietaria dell’area e il secondo, il Comune, committente dei lavori di ristrutturazione di Piazza Tiziano – dispongono, al momento, delle risorse necessarie per poter completare, in maniera scientifica, il rimanente tratto di superficie da scavare: la Comunità, che dispone del Museo Archeologico, perché fortemente occupata nella ristrutturazione del Palazzo; il Comune nemmeno perché altrettanto impegnato nel progetto di valorizzazione dell’area archeologica antistante il Municipio.Tentativi di trovare degli sponsor privati sono stati esperiti localmente, ma senza successo, stante le condizioni economiche dell’imprenditoria locale.